Cittadinanza “IURE SANGUINIS”: l’amministrazione agisce in via di autotuela provvedendo alla trascrizione degli atti nel registro dello Stato Civile.
Nell’anno 2020, una famiglia brasiliana composta da 5 persone richiedeva all’Amministrazioni competente il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, in quanto discendenti del sig. (omissis). A seguito di un’attenta analisi dei requisiti previsti ex lege, pochi mesi dopo l’inoltro della richiesta, un noto comune del bresciano rilasciava a tutta la famiglia (omissis) i certificati di cittadinanza italiana.
Tuttavia, nel mese di settembre 2024, ben dopo 4 anni, allorquando la famiglia (omissis) si era ormai stabilmente trasferita ad Amsterdam, il comune competente con nota prot. (n. XXX) comunicava agli stessi come “i documenti e i certificati illo tempore rilasciati non sono validi e devono ritenersi inevitabilmente nulli invitando gli stessi a far valere i propri diritti dinanzi alle opportune sedi giudiziarie”.
La famiglia di origine brasiliana preso atto del provvedimento di cui sopra, si rivolgeva allo studio legale dell’avvocato Fabrizio Bloise, il quale nei termini di legge procedeva ad impugnare il provvedimento avente prot. n. (XXX), mediante ricorso ex art. 95 d.l.gs n. 396 del 2000 chiedendo una pronuncia da parte del Tribunale competente, volta ad ottenere la corretta trascrizione degli atti riguardanti ai propri assistiti da parte dell’Ufficiale dello Stato Civile.
La strategia dell’avvocato Fabrizio Bloise è stata vittoriosa, in quanto a seguito del deposito e della relativa notifica del ricorso ex art. 95 del d. lgs. 396/2000, il comune competente anziché attendere l’esito finale del giudizio, agiva in via di autotutela provvedendo alla trascrizione ed al rilascio dei certificati dei membri della famiglia, già cittadini italiani.
Nello specifico, nel provvedimento pocanzi menzionato, il Comune di (omissis) rappresentava come (…) “con riferimento ai sig.ri (omissis) il personale dell’Ufficio competente ha provveduto a verificare la presenza, la completezza e la regolarità di tutta la documentazione e le certificazioni attestanti la sussistenza in capo al richiedente dei requisiti necessari al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis; avendo avuto tale disamina esito positivo, si è provveduto alla trascrizione degli atti dello Stato Civile prodotti dai ricorrenti e/o alla loro modifica/correzione, nei casi in cui le trascrizioni erano state prodotte in maniera errata, così potendo finalmente addivenire alla certificazione degli atti stessi. Si allegano i certificati aggiornati dei Sig. (omissis) in maniera tale che in sede di dibattimento si possa rappresentare come l’Ente abbia concretamente ed integralmente adempiuto a quanto richiesto (…)”.
Trattasi di una vittoria molto importante, in quanto coinvolge tutti quei cittadini stranieri che pur avendo conseguito lo status di cittadinanza italiana per discendenza si vedevano rigettata la trascrizione degli atti da parte dell’ufficiale dello Stato civile.
Avv. Fabrizio Bloise
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