LIBERI I 43 MIGRANTI PORTATI IN ALBANIA. ACCOLTA LA SOSPENSIONE CAUTELARE.
Si è conclusa con la sospensione cautelare del provvedimento relativo alla richiesta di protezione internazionale della nota vicenda dei 43 migranti, trattenuti dapprima nel centro albanese di Gjader e successivamente nel CARA di Bari. Il provvedimento ha disposto la conseguente liberazione di tutti i giovani coinvolti, tutti di nazionalità bengalese ed egiziana.
Alcuni di essi, tradotti dalla Libia direttamente negli hub albanesi il 28 gennaio scorso, si rivolgevano allo studio dell’Avv. Fabrizio Bloise, proprio al fine di impugnare il provvedimento di rigetto della richiesta di protezione internazionale, adottato dalla Commissione Territoriale del Ministero dell’Interno in data 31 gennaio 2025.
Dopo la mancata convalida del trattenimento ad opera della Corte di Appello di Roma, a seguito della quale i giovani migranti ottenevano il trasferimento presso il CARA di Bari, a ritenere illegittimo l’operato dell’Amministrazione è stata anche la sezione specializzata del Tribunale di Roma, la quale, con plurimi provvedimenti cautelari in totale accoglimento della tesi dell’Avv. Fabrizio Bloise, ha statuito quanto segue: “ritenuto che sussistano le gravi e circostanziate ragioni previste dal comma 4 dell’ art. 35-bis del decreto legislativo 28.1.2008 n. 25 (…),considerato che le argomentazioni svolte dal Ministero dell’Interno non introducono elementi di valutazione tali escludere la rilevanza della questione pregiudiziale nei termini posti dai quesiti formulati nei citati rinvii e tali da comportare un diverso orientamento del Tribunale rispetto a quello già espresso; ritenuto, tuttavia, che il protrarsi dei tempi della decisione sulla domanda di sospensione avrebbe conseguenze negative sulla posizione soggettiva del richiedente asilo, sia in termini di diritto di soggiorno sul territorio nazionale che di perdurante titolarità del permesso di soggiorno provvisorio (…); dispone nelle more della decisione della Corte di Giustizia, la sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento impugnato”.
“Trattasi di una vittoria molto importante” - commenta l’Avv. Fabrizio Bloise – “soprattutto per tutte quelle persone che sono state vittime di abusi e minacce nei propri Paesi e da cui sono stati costretti a fuggire e richiedere protezione in Italia. I migranti, dunque, in ossequio ai provvedimenti cautelari, dovranno essere liberati con possibilità per gli stessi di circolare liberamente in Italia in attesa della Corte di Giustizia Europea, che dovrà pronunciarsi sulla corretta individuazione di Paesi come il Bangladesh e l’Egitto come Paesi sicuri”.